(ANSA) – ROMA, 15 APR ore 1.14 am – "Ho già tutto in testa". Silvio Berlusconi in queste ore, a vittoria non ancora ufficialmente proclamata, ha di fatto già composto la squadra di governo: dodici ministri (quattro le donne), sessanta componenti in tutto, compresi i due vicepremier. Tra i primi annunci, nella prima notte di vittoria, il Cavaliere fa sapere che avrà accanto a sé come vicepremier a Palazzo Chigi il fedele Gianni Letta. "E’ un dono di Dio al Paese", aveva detto di lui nei giorni scorsi Berlusconi. L’altro vicepremier potrebbe essere Umberto Bossi, con la Lega che esce trionfante dalle urne. Se Zapatero porta nel suo esecutivo nove ministre, una delle quali al settimo mese di gravidanza, Berlusconi assicura che un terzo del suo esecutivo sarà riservato alle donne. Le ‘nomination’ sono già note dai giorni scorsi: Stefania Prestigiacomo avrà certamente un dicastero (si parla della Sanità), Giulia Bongiorno (An) potrebbe avere la Giustizia, la leghista Rosi Mauro il Lavoro, a Mara Carfagna potrebbero andare le Pari Opportunità. La Farnesina, lo ha reso noto stasera il leader del Pdl, andrà a Franco Frattini. Gli Interni, invece, sarebbero in quota Lega con Roberto Maroni. Da Forza Italia il Cavaliere porterebbe con sé a Palazzo Chigi anche il suo portavoce Paolo Bonaiuti, ai Beni Culturali, Giulio Tremonti all’Economia e Lucio Stanca, alla Funzione Pubblica e Innovazione della Pubblica Amministrazione. Roberto Formigoni potrebbe avere l’Industria, sempre che non si decida di destinarlo alla Presidenza del Senato, mentre anche stasera Berlusconi ha ribadito di vedere bene Gianfranco Fini alla Presidenza della Camera. Ancora in quota Alleanza Nazionale, la Difesa dovrebbe andare ad Ignazio La Russa e l’Ambiente ad Altero Matteoli. Ma un posto da ministro, quando sarà chiusa la partita su Roma, potrebbe ‘compensare’ anche lo sforzo di Gianni Alemanno, che per la seconda volta si è cimentato nella corsa al Campidoglio. Infine, a Roberto Calderoli potrebbe tornare, con Bossi vicepremier, la titolarità delle Riforme. (ANSA).

Non si diventa regine per caso….

 

 

 

 

LONDRA  Crolla il mito della formica altruista, che si sacrifica per il bene di una società dove regna l’egualitarismo: in realtà anche tra quegli operosi insetti esistono le piaghe del classismo, del nepotismo e della corruzione. Così almeno sostiene un entomologo inglese, il professor William Hughes, docente all’università di Leeds. Assieme ad un collega dell’università di Copenhagen, Jacobus Boomsma, il prof. Hughes ha fatto una scoperta che sembra destinata a cambiare la nostra percezione della società delle formiche: in quel mondo non si diventa regine per caso – come finora si è creduto – ma in base al patrimonio genetico trasmesso dai padri. C’é un gruppo di ‘formichi’ in grado di dare una cruciale "spintarella genetica" alla prole, destinandola così ad una carriera ‘reale’. La scoperta, documentata in uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista americana ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’, è stata fatta analizzando il Dna delle regine in cinque colonie di formiche tagliafoglie (atta sexdens). "Il principio fondamentale delle società solidali è – spiega il prof. Hughes sulle pagine del ‘Times’ – che dovrebbero essere egualitarie. Ma abbiamo scoperto che non è sempre così e che alcuni maschi barano. C’é un’influenza genetica sulla regalità". A detta dell’entomologo bisogna quindi giocoforza concluderne che le formiche non lavorano sempre per il bene della propria colonia ma sono anche capaci di una "promozione egoistica dei propri geni individuali". Con quali concreti, specifici meccanismi le formiche più furbe e intraprendenti riescano a garantire una carriera reale alla propria discendenza non è ancora chiaro ma le conclusioni delle ricerche effettuate dai due entomologi utilizzando le impronte di Dna sembrano incontrovertibili: nei formicai non si pratica alcuna forma di comunismo. "Le formiche con i geni ‘reali’ hanno un vantaggio ingiusto e sono in grado di imbrogliare le loro altruistiche sorelle per quanto riguarda la probabilità di diventare regina". "Quando si studiano insetti sociali come le formiche e le api spesso – incalza il prof. Hughes – si evidenziano soprattutto gli aspetti cooperativa della loro società. Ma se si guarda con maggiore profondità si vede che al pari della società umana anche là esistano conflitti e inganni. Si pensava che le formiche fossero un’eccezione ma la nostra analisi genetica ha mostrato che anche nella loro società c’é corruzione" (Fonte Ansa)

ROCCO Siffredi Presenta la compilation "Sexy"

"Ecco il Viagra in musica"

 

 

 

Dal mondo hard alla musica il passo è breve, lo pensa Rocco Siffredi. E’ uscita la compilation "Sexy" con brani da "I Feel Love" di Donna Summer a "Sweet Harmony" dei Beloved. "La musica migliora l’umore – dice l’ex pornoattore, ora produttore – e il sesso. Come il Viagra". Non ama però le musiche nei film ("si devono sentire le grida di piacere") e dà un consiglio ai ragazzi: "Quando fate sesso seguite il ritmo della colonna sonora di Rocky"

Per la prima volta, Rocco Siffredi si accosta alla musica, secondo il punto di vista del grande seduttore che sa quanta parte una canzone può avere nel gioco della conquista.  Siffredi ha personalmente selezionato i diciassette brani più “hot”, scegliendoli nella produzione internazionale degli ultimi 20 anni. I brani sono stati mixati da Sergio Cerruti, in modo da coinvolgere chi ascolta in un’atmosfera di note sexy della durata di 64 minuti, senza interruzione alcuna.    

Per l’artista la musica è stata ed è una compagna fondamentale nella sua vita. Rocco Siffredi si allenava, quando ancora era all’apice della sua carriera di pornodivo, con la musica tratta dalla colonna sonora del film "Rocky". "Mi dava molta grinta – dice – ma non è vero che la utilizzavo sul set per recitare. Io amo far sesso in quei momenti senza troppi fronzoli. Si devono sentire le grida di piacere". Però i giovani di oggi, secondo il divo, non fanno bene l’amore: "Sbagliano il movimento, seguano la musica di Rocky come esercizio quotidiano".

 

La musica fa senz’altro bene "all’umore e quando si è stressati – continua Rocco – e che male c’è a considerarlo un Viagra?". Produttore e regista di film hard, Rocco immagina anche di poter girare un giorno un video musicale, così come ha fatto l’ex collega Gregory Dark che ha diretto star del calibro di Britney Spears e Linkin Park. "Per me il massimo sarebbe Madonna – dice -, lei è il numero uno. Un’artista completa e stupenda con quel viso da bambolina". E tra le italiane chi sceglierebbe per un video musicale? "Amo molto la Pausini, grande interprete con uno spettacolare appeal. Però non fatevi idee strane la apprezzo solo artisticamente".

Oggi Rocco Siffredi si definisce "un uomo normale" perché è stata dura per lui resistere dietro la macchina da presa e lavorare solo come regista "con delle bellissime ragazze che recitavano proprio davanti a me". E chissà che anche la musica non l’abbia aiutato a superare questi "momenti duri".